Cappotto B6385, di Lisette for Butterick – Stati Uniti d’America
Ciao!
Come va? Torno alla scrittura con un grande classico che riempie i miei inverni: un nuovo cappotto!!!
Sembra impossibile, ma fare un cappotto ad inverno (almeno fino ad adesso, il trend è questo) è un must. Davvero. Che senso ha cucire, se non puoi farti un cappotto nuovo all’anno?! La meraviglia!
La bellezza di questo cappotto è che se lo guardi da fuori potrebbe sembrare un classico cappotto nero, ma dentro c’è tutta l’emozione, la forza, l’allegria dei colori e dei fiori (le tasche, guarda le tasche!!!)!!!
Il modello che ho scelto per questo mio nuovo cappotto è il B6385 di Lisette, ovvero Liesl, la modellista dietro la casa di cartamodelli Oliver + S.
Il modello è per definizione molto semplice, niente di particolarmente complicato, nella mia testa è il perfetto cappotto new yorkese, un pò alla Sex and City, per intenderci.
Partiamo dall’aspetto tecnico: ho rivoluzionato quasi tutto a livello di taglia in questo cappotto.
La spiegazione è presto detta: ho delle spalle estramemente larghe e le mie giornate sono passate di corsa, quasi sempre in macchina. Cosa significa questo? Che i miei cappotti devono per forza avere spalle molto mobili per permettermi tutti i movimenti in maniera agile e non costringermi mentre guido o faccio la spesa.
Detto ciò, ho tagliato una taglia 18, che ho visto essere la mia corrispondente americana e ho aggiunto 1,5 sullo sprone dietro, sulla parte alta del davanti, sulle maniche e sulle tasche (erano piccoline per i miei gusti anche quelle, mannaggia).
Teniamo conto del fatto che il cartamodello aveva già inclusi all’interno 1,5 di cucitura e che gli sviluppi suoi arrivavano fino alla 22 che, comunque, sarebbe stata, di spalle, piccola. Quindi ho aggiunto davvero tanto.
La fodera
La fodera viene dal viaggio a Londra e la acquistati APPOSTA per questo cappotto. Ancora non sapevo il modello, ma sapevo che sarebbe stato nero e con fodera psichedelica! Ricordi dell’università, che ci vuoi fare! Torniamo a noi: la fodera, bontà divina sua un inferno da lavorare, era alla fine troppo lunga quindi ho soppuntato la qualunque. Ho intelaiato anche il davanti, che sulle istruzioni non lo consigliava, poichè altrimenti non avrei avuto abbastanza tenuta sull’esterno.
Ho modificato lo scollo, perchè questa linea pulita e dritta, mi faceva impazzire e l’altra non so, personalmente non mi rendeva. Ho inoltre soppuntato in cucitura tutto lo scollo esterno ed interno per fermare i due tessuti che altrimenti mi trovavo il collo alle ginocchia.
Si vede in questa foto che ho preferito impunturare tutto il davanti e mettere degli automatici? Direi di sì. L’impuntura è così bella, che mi sarebbe dispiaciuto appesantirla con delle asole e dei bottoni. Pulito, semplice e lineare. E un bel pò di cucito a mano!
Conclusione:
approvo in toto il cartamodello, la linea è semplice e permette di giocare con stoffe particolari; istruzioni buone, ma avrei messo dei passaggi diversi per permettere una creazione impeccabile, tuttavia viene molto bene lo stesso; lo consiglio vivamente!!!
Qual’è il vostro indumento invernale preferito da cucire?
Se hai voglia di vedere quello che mi sono cucita per me le scorse volte, lo trovi qui!
Fancy to see what I sewed for myself? You can find it here!
Ciao, alla prossima! See ya!
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Autore
Sarta per passione. Pompelmo rosa e cedrata lover. Benvenut*!